casa gandolfo
La planimetria dell’edificio ricalca fedelmente la sagoma della piccola cava dismessa su cui è collocato. La composizione volumetrica riprende come riferimento essenziale i grandi muri emergenti dal piano di cava residuati dall'attività estrattiva che caratterizzano il paesaggio ipogeo di Favignana. L’edificio vuole essere un pezzo di cava traslato in superficie. Vengono riproposti gli elementi tipologici tradizionali come i cortili, le scale esterne, le tettoie. L’edificio è stato progettato per consentire ai suoi abitanti di vivere lo spazio esterno con la stessa frequenza dello spazio interno. Si è data rilevanza al posizionamento ed all’ampiezza dei cortili visti come spazio unico con l’interno, quasi una dilatazione – estensione dell’abitazione. I sedili all’interno dei cortili sono dei lucernari che illuminano il piano interrato.